Rinnovato il CCNL Servizi Ambientali: accordo storico per il triennio 2025–2027
Accordo storico per il triennio 2025-2027: aumento complessivo di 307 euro e avvio dell’unificazione tra pubblico e privato.
Dicembre 2025
Rinnovo del CCNL Servizi Ambientali: cosa è stato deciso
Nella tarda serata del 9 dicembre 2025 è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Servizi Ambientali, che coinvolge oltre 100.000 lavoratori del settore dell’igiene urbana in tutta Italia.
L’intesa ha portato alla revoca dello sciopero nazionale proclamato per il 10 dicembre e rappresenta un passaggio rilevante per un comparto strategico per il Paese.
L’accordo e le parti firmatarie
L’ipotesi di accordo è stata sottoscritta:
Parte datoriale
- Utilitalia
- Cisambiente – Confindustria
- Legacoop Produzione e Servizi
- Confcooperative Lavoro e Servizi
- AGCI Servizi
Parte sindacale
- FP CGIL
- FIT CISL
- Uiltrasporti
- FIADEL
Il precedente contratto era scaduto il 31 dicembre 2024. Il nuovo CCNL avrà validità dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027.
Un elemento di particolare rilievo è l’avvio del percorso di riunificazione in un unico CCNL dei lavoratori pubblici e privati del settore, finora regolati da due testi distinti.
Entro il 31 gennaio 2026 le parti consulteranno i lavoratori e scioglieranno le riserve sull’accordo.
Il valore economico complessivo del rinnovo
Il valore economico complessivo del rinnovo contrattuale è pari a 307 euro mensili medi, con un incremento che supera il 14% nel triennio.
| Componente | Importo |
|---|---|
| Riforma classificazione personale | 47 € |
| Aumento TEC (Trattamento Economico Complessivo) | 250 € |
| • di cui TEM (Trattamento Economico Minimo) | 217 € |
| Produttività contrattuale (ERAP) | 18 € |
| Welfare contrattuale | 15 € |
| ROL (10 ore per assunti dal 1° gennaio 2017) | 10 € |
| Una tantum (copertura I semestre 2025) | 100 € |
Calendario degli aumenti retributivi
L’aumento dei minimi tabellari, pari a 217 euro sul parametro medio 130,07 (livello 3A), sarà erogato in cinque tranches secondo il seguente calendario:
| Decorrenza | Importo |
|---|---|
| 1° luglio 2025 | 15 € |
| 1° febbraio 2026 | 86 € |
| 1° gennaio 2027 | 36 € |
| 1° agosto 2027 | 40 € |
| 1° dicembre 2027 | 40 € |
La riforma della classificazione del personale
Uno degli aspetti più rilevanti dell’accordo è l’avvio della riforma della classificazione del personale.
Il nuovo sistema prevede:
- 8 livelli di inquadramento più il livello Quadri
- 15 nuovi parametri retributivi
La riforma entrerà in vigore dal 1° febbraio 2026, con ulteriori adeguamenti previsti dal 1° ottobre 2026.
L’obiettivo è aggiornare le professionalità, rendere più coerente il sistema di inquadramento e ridurre il contenzioso. I lavoratori già in forza saranno ricollocati nel nuovo modello tramite apposite tabelle di confluenza.
Gli interventi sul welfare contrattuale
L’accordo introduce anche importanti misure sul fronte del welfare:
- Fondo Fasda: dal 1° ottobre 2026 incremento del contributo aziendale di 5,50 € mensili per 12 mensilità
- Fondo Previambiente: dal 1° gennaio 2027 contributo aggiuntivo di 8,50 € al mese per tutti gli iscritti
- Welfare aggiuntivo: dal 1° gennaio 2027 contributo mensile di 1 € destinato a strumenti di welfare da definire entro gennaio 2026
Le prossime tappe
L’attivo nazionale unitario del settore, convocato per il 16 dicembre 2025, avvierà le assemblee tra gli oltre 110.000 lavoratori e lavoratrici per la validazione dell’accordo.
Entro il 31 gennaio 2026 le parti completeranno la consultazione e scioglieranno le riserve sull’intesa raggiunta.
Il commento delle organizzazioni sindacali
«Si tratta di misure per le quali ci siamo fortemente battuti, che vanno nella direzione di contrasto all’aumento del costo della vita, al rafforzamento del potere d’acquisto di lavoratrici e lavoratori e di sostegno allo sviluppo industriale di un comparto fondamentale e strategico per il Paese.»
FP CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti, FIADEL
Conclusioni
Il rinnovo del CCNL Servizi Ambientali rappresenta un passaggio rilevante per l’intero comparto dell’igiene urbana.
Come sottolineato da Olmo Gazzarri, responsabile Igiene ambientale di Legacoop Produzione e Servizi, l’accordo «fornisce stabilità e aggiorna il quadro contrattuale, creando le condizioni per accompagnare i cambiamenti del settore».
Resta centrale il tema del riconoscimento dei maggiori costi del lavoro da parte delle stazioni appaltanti, che dovranno recepire con tempestività gli adeguamenti tariffari, anche alla luce delle nuove linee guida ANCI.